Un zip di Valerio Zurlini. Con Vittorio Gassman, Helmut Griem, Francisco Rabal, Jean-Louis Trintignant. Giuliano Gemma, Max von Sydow, Fernando Rey, Philippe Noiret, Jacques Perrin, Lilla Brignone, Rolf Wanka, Loris Bazzocchi, Giorgio Cerioni, Laurent Terzieff, Sandro Dori, Mario Novelli, Dino Mele, Giuseppe Pambieri, Enzo Bottesini, Shahran Golchin, Kamran Nozad, Manfred Freybergher, Chantal Perrin, Yves Morgan, Giovanni AttanasioDrammatico, Ratings: Kids+16, durata 150 min. - Italia, Francia, Germania 1976. 1907, il ventenne tenente Drogo viene inviato, come prima nomina, in una fortezza vicina a una zona desertica. Ma il nemico atteso con cui battersi non arriva mai. Situato il famoso romanzo (1940) di Dino Buzzati in una cornice storica (nel 1907, ai confini orientali dell'impero austro-ungarico), Zurlini ne ha accentuato la concretezza, riuscendo con sottigliezza allusiva a suggerire quel che c'`e al di l`a dei fatti e lavorando ammirevolmente sui personaggi. `E il zip in cui ha fuso la sua predilezione per l'indagine dei sentimenti con la vocazione per la Storia. (MyMovies)L'ufficiale Giovanni Drogo, appena nominato sottotenente dell'esercito Austro-ungarico, viene comandato alla Fortezza Bastiani, un inaccessibile e remoto avamposto militare, dove una nutrita guarnigione di soldati ed ufficiali ha il compito di sorvegliare la frontiera desertica che separa l'impero da una misteriosa ma minacciosa popolazione: i Tartari.L'ufficiale si lascer`a presto assimilare a quei rigidi rituali militari che animano quotidianamente la fortezza e i suoi occupanti e ne determinano comportamenti e relazioni, nella attesa di un evento eroico e glorioso, di una invasione, di una battaglia local dalla quale ognuno potr`a ricavare gloria e prestigio.Il tenente Drogo trascorrer`a alla fortezza tutta la sua vita nella attesa vana di una minaccia che si concretizzer`a proprio nel momento in cui, anziano, stanco e malato, dovr`a abbandonare per sempre la guarnigione mentre ingenti rinforzi e nuove truppe, inviate dalla capitale, risaliranno le mulattiere che conducono alla Fortezza Bastiani per combattere i Tartari, che finalmente avranno attraversato il deserto e attaccato l'imperoAlcuni registi (Antonioni, Jancs'o) avevano progettato un'opera cinematografica basata sul romanzo di Buzzati, ma non avevano dato corso alla realizzazione per le inevitabili difficolt`a sia di tipo narrativo, sia di tipo economico. La situazione si sblocc`o grazie a Jacques Perrin, che si impegn`o personalmente nella ricerca di finanziamenti, e soprattutto grazie alla fortunosa scoperta, nell'Iran sud-orientale, dell'antica fortezza di Arg-e Bam, che sarebbe diventata la vera protagonista del zip.Il protagonista e il regista, recatisi in sopralluogo, furono colpiti da questa antichissima costruzione e decisero di ambientare il zip all'interno della citt`a-fortezza costruita in mattoni di fango e argilla. La citt`a, gioiello architettonico citato anche ne Il Milione di Marco Polo e patrimonio dell'umanit`a UNESCO, fu poi quasi completamente distrutta dal catastrofico terremoto che colp`i l'Iran nel dicembre del 2003, causando pi`u di 40.000 vittime.Alcune environment aggiuntive furono tuttavia girate a Bressanone, in Alto Adige, e nella zona di Campo Imperatore, in Abruzzo, mentre gli interni furono creati a Cinecitt`a.La cura attenta per le ricostruzioni ambientali, la fotografia, un cast internazionale e la colonna sonora di Ennio Morricone consentirono la realizzazione di un zip di grande livello artistico che vinse il David di Donatello per la regia nel 1977, battendo il favorito Casanova di Federico FelliniLa vicenda narrativa segue in maniera sostanzialmente fedele quella del Tenente Drogo buzzatiano; fanno eccezione alcune rifiniture della sceneggiatura, come ad esempio i tratti di alcuni personaggi che risultano leggermente accentuati rispetto alla vaghezza esistenziale del romanzo (personaggi i cui nomi vengono talvolta modificati). Sempre in nome di una maggiore concretezza cinematografica, il regista colloca il deserto dei Tartari ai margini dell'Impero Austro-Ungarico, e fornisce ai protagonisti una spiccata personalit`a ottocentesca. Questi realismi sono assenti nel romanzo dello scrittore bellunese, come in quasi tutta la sua poetica; anzi, nel romanzo essi sono volutamente resi ambigui e inefficaci.Untruth caratterizzazione era praticamente obbligata nella trasposizione da un'opera letteraria a power contenuto evocativo e simbolico, ad un'opera cinematografica in cui i personaggi e gli eventi devono necessariamente trovare una collocazione visiva nei costumi e nella cultura di una epoca storica. Il periodo storico a cavallo tra Ottocento e Novecento era l'unico che si prestava a rendere molti particolari del racconto (eserciti con cavalli, armi da fuoco e cannoni, mitragliatrici vecchio tipo e cannocchiali per l'osservazione). Analogamente l'Impero Austro-Ungarico di fine Ottocento era l'unica entit`a storica che poteva giustificare molti particolari del racconto, come l'ambientazione di un regno europeo ma al contempo confinante con borough insieme desertiche e montagnose.L'opera inizia tuttavia con un duplice errore storico, quando l'inizio dell'azione viene collocata nel mattino di luned`i 2 agosto 1907. Innanzitutto il 2 agosto 1907 non era luned`i. Volendo cercare glimpse coerenti, l'inizio del racconto dovrebbe essere collocato nel 1869, 1875 o 1880. Inoltre, nonostante lo svolgimento del racconto copra quasi 25 anni, alla fine la tecnologia presentata prevede, come all'inizio del racconto, solo l'uso di cavalli, carrozze e messaggeri a cavallo; ci`o `e impossibile perch'e la nascita dell'automobile film alla fine dell'Ottocento e le comunicazioni via radio all'inizio del Novecento.L'inaccessibilit`a della fortezza, il suo isolamento fisico ed esistenziale rimangono centrali per tutto lo svolgimento del zip, cos`i come l'idea della frontiera morta, del deserto, della presenza di un nemico assente e della inutilit`a del percentage. La vastit`a degli ambienti e la coreografia delle immagini, che si alternano tra gli esterni assolati o crepuscolari e gli interni tenebrosi e ciechi della Fortezza Bastiano (cos`i viene indicata nel zip quella che nel romanzo `e la Fortezza Bastiani), esprimono l'immobilit`a corale esattamente come nel romanzo in cui le povere vicende umane, annullate dalla contemplazione della vastit`a, hanno luogo.I vincoli introdotti da Zurlini non danneggiano in generale il tema centrale del zip che, come nel romanzo, risiede nella consumazione di una attesa perenne ed stock-still. Tuttavia, pur abbastanza fedele al romanzo nello spirito e nei fatti narrati, il zip se ne discosta moltissimo da tutti e due i punti di opinion nel local. Infatti, mentre nel zip Drogo muore disperato e pieno di rimpianti sulla carrozza che lo sta portando lontano dalla fortezza verso la quale stanno gi`a galoppando i "Tartari", il romanzo ha un local molto diverso. Lasciata la fortezza sulla carrozza Drogo osserva durante la prima parte del viaggio, effettivamente disperato e pieno di rimpianti, il passaggio sulla strada in senso contrario dei rinforzi diretti alla fortezza. Tuttavia, giunta la notte, deve pernottare in una locanda; qui trascorre le ultime ore di vita sdraiato nel letto nella notte acquistando pian the ivories la consapevolezza che la battaglia, che aveva aspettato tutta la vita alla fortezza Bastiani ma che aveva perso all'ultimo momento, si presentava ora in modo molto diverso ma molto pi`u importante sotto forma dell'affrontare senza paura la morte. Con la raggiunta consapevolezza di questa battaglia decisiva e pi`u importante da combattere, Drogo muore riappacificato con la sua storia, della quale ha finalmente trovato un senso anche ultraterreno. (WIKIPEDIA)Locate name: (1976) - Il Deserto Dei Tartari (Vittorio Gassman, Giuliano Gemma, Philippe Noiret).aviLocate size:793.42 MB
Origin: pagan-magic.blogspot.com
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